Il progetto di selezione e recupero di vecchi vitigni autoctoni friulani, nasce nel 2006 dalla collaborazione tra il Consorzio Friuli Colli Orientali e Ramandolo (promotore del progetto), l’Università degli Studi di Udine (Dipartimenti di Biologia Applicata alla Difesa delle Piante e Scienze Agrarie e Ambientali), la Comunità Montana del Torre, Natisone e Collio e il prof. Carlo Petrussi.

La prima parte del progetto ha riguardato l’individuazione e successiva mappatura dei vecchi vigneti appartenenti alle varietà autoctone: Refosco dal peduncolo rosso, Refosco nostrano, Verduzzo friulano e Tocai friulano. Da tale indagine si sono scelti 24 vigneti impiantati nei primi anni del 1900.  In questi vigneti sono state individuate le piante migliori scartando quelle che presentavano malformazioni virotiche evidenti oppure non appartenenti al vitigno stesso.

Dopo questa prima fase, si è raccolto e propagato il materiale mettendolo a dimora in tre vigneti campione, due in località Spessa di Cividale del Friuli presso l’azienda La Sclusa e uno a Savorgnano del Torre presso l’azienda Pinat Marco.

Si è poi scelto l’appezzamento di Cividale per monitorare annualmente, dall’entrata in produzione in poi, la maturazione e le caratteristiche quantitative dei singoli biotipi delle varietà Tocai friulano, Refosco dal peduncolo rosso e Verduzzo friulano. Il progetto è stato inoltre oggetto studio di due tesi di Laurea: “Il progetto di recupero degli autoctoni nella D.O.C. Friuli Colli Orientali: le peculiarità produttive e qualitative dei biotipi selezionati” e “Friulano 12 viti, un vigneto giovane dalla genetica antica”.

Attualmente è disponibile per la coltivazione il materiale genetico degli undici biotipi di Tocai friulano e ci si augura che nei prossimi anni siano disponibili alla coltivazione anche i biotipi delle altre varietà oggetto di selezione.

Di seguito si riporta il pulsante da cui poter consultare e scaricare il documento tecnico relativo al lavoro svolto.

Di seguito si riportano i pulsanti da cui visionare e scaricare liberamente le schede dei biotipi suddivise per le diverse varietà selezionate.