Arte, cultura, storia e, naturalmente, vino: la zona di produzione dei vini DOC “Friuli Colli Orientali”, che ha in Cividale il suo capoluogo storico ed il centro più conosciuto fuori dai confini regionali, è ancora tutta da scoprire – o quasi – dal punto di vista turistico e paesaggistico.
Siamo in Friuli Venezia Giulia a pochi chilometri da Udine e da località balneari ben note ai turisti italiani e stranieri, come Lignano e Grado, è possibile dedicarsi a un tipo di turismo diverso, adatto a quanti vogliono scoprire le tradizioni e la storia di terre ricche di bellezze naturali e di tesori artistici.
Dalle pendici del monte Bernadia, a nord, fino allo Judrio che segna il confine tra le province di Udine e di Gorizia, c’è solo l’imbarazzo della scelta: scoprire i ruderi di castelli medievali nei dintorni di Attimis, visitare monumenti religiosi come la Pieve di San Gervasio a Nimis o l’Abbazia di Rosazzo, Cividale con le sue vestigia romane e longobarde…
Per gli sportivi, o per chi più semplicemente ama la natura, un’infinità di sentieri da percorrere in mountain-bike o tranquillamente a piedi, in un paesaggio dove armoniosamente si alternano boschi e vigneti.
Vigneti che, inevitabilmente, ci riportano al vino. Gli oltre 2000 ettari vitati di questo territorio sono stati ribattezzati “Parco della vite e del vino”, felice sintesi di un progetto che vuole garantire alla vitivinicoltura il massimo dello sviluppo nell’ambito di una gestione integrata delle risorse economiche ed ambientali; una integrazione nella quale il turismo enogastronomico ha una parte importante.
In questo progetto di sviluppo, è importante far conoscere le risorse del territorio; un compito al quale, con questo sito, il Consorzio tutela vini “Friuli Colli Orientali e Ramandolo” che dal 2014 ha sede a Corno di Rosazzo presso la storica Villa Nachini-Cabassi, vuole certamente contribuire.