Cenni storici
Posta sulle rive del Natisone, circondata di colline verdeggianti, Manzano può giustamente essere orgogliosa della propria produzione vinicola, ed in particolare di quello che è uno dei luoghi più significativi per la vitivinicoltura del Friuli: l’Abbazia di Rosazzo.
Splendido complesso architettonico risa¬lente all’anno 1000, a più riprese distrutto e ricostruito, grazie all’opera di monaci benedettini e domenicani ha rappresentato in epoca medioevale uno dei pochi centri di conservazione del patrimonio viticolo locale. Recenti restauri dell’intera struttura offrono agli occhi del visitatore tutta l’austera bellezza di nove secoli di storia. Non meno entusiasmanti, per gli amanti della natura, le passeggiate nei dintorni: il sentiero ecologico della Sdricca, le rive del Natisone, i ruderi del vecchio castello.
Sulle colline di Rosazzo è stato identificato, con l’ultima revisione del disciplinare della DOC Colli Orientali del Friuli, un cru (il termine sottozona della legislazione italiana non rende giustizia a queste riconosciute punte di eccellenza) di particolare pregio. Picolit, Ribolla gialla e Pignolo sono i vini più interessanti e per i quali, negli ultimi anni, è stata condotta una attenta opera di selezione e recupero. Qui il clima risente abbondantemente dalla vicinanza del mare; anche gli ulivi – oggi come al tempo dei monaci benedettini – possono portare a maturazione i loro frutti.
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