Cenni storici
Anche se non vi sono prove scientifiche, è tuttavia quasi certo che già in epoca romana vi fossero in questo territorio, attraversato dalla strada che da Aquileia portava a Cividale, due insediamenti (luoghi di sosta) di una certa importanza. Di uno, Modoletto, resta solo il nome, ricordato in antichi documenti d’epoca patriarcale. Il secondo, che fa la sua comparsa nella storia grazie ad un documento del 1070, quando i “colli di San Giovanni” furono donati dal Patriarca di Aquileia all’Abbazia di Rosazzo, è l’odierno S. Giovanni al Natisone, centro importante per la lavorazione del legno e per una produzione vitivinicola di grande qualità
Nel corso della storia, le colline di San Giovanni e della frazione di Dolegnano, sono sempre state in qualche modo legate alle vicende dell’Abbazia di Rosazzo ed alla sua fama enologica. Per le caratteristiche dei terreni e per il suo particolare microclima, a pieno titolo San Giovanni al Natisone entra a far parte del cru di Rosazzo. Ogni vitigno, rosso o bianco che sia, esprime tutte le sue potenzialità varietali in vini di grande struttura. Tra le varietà autoctone, i vignaioli locali stanno rivalutando il Pignolo, un’uva a bacca rossa che dà origine ad un vino di spiccata personalità.
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- San Giovanni al Natisone - Azienda agricola