Cenni storici
Se Cividale del Friuli, dalla quale dista pochi chilometri, fu fondata da Giulio Cesare, è altamente probabile che Torreano ebbe una nascita analoga, quando il territorio fu affidato a un centurione romano, di nome Taurius, al quale – come gli altri centurioni e militi divenuti coloni – era affidato il compito di presidiare la zona e, nel contempo, di fornire sussistenza (coltivando frumento, viti ed olivi) a Forum Julii. A conferma di questa vocazione agricola sin dall’antichità sono stati ritrovati, in località Canalutto, reperti d’epoca romana, tra cui una macina per il grano. Reperti molto più antichi – testimonianza di insediamenti umani del Neolitico, del Bronzo e dell’Età del Ferro – sono stati rinvenuti nelle grotte a nord della frazione di Prestento.
Allorché Cividale divenne signoria longobarda, anche Torreano fece parte del medesimo ducato. Di questa antica storia quasi non resta traccia nell’architettura del paese. Molti e preziosi sono invece i resti cinquecenteschi di affreschi e sculture lignee nelle piccole chiese di Prestento e Togliano.
Torreano è un comune piuttosto esteso, per la maggior parte occupato dalle ultime pendici delle Prealpi Giulie. In questi luoghi si trovano le cave e i laboratori per la trasformazione della pietra piasentina, marmo molto ricercato per le sue caratteristiche ornamentali.
Il torrente Chiarò che lambisce l’abitato, scende verso valle facendosi strada in un paesaggio nel quale, dalla primavera all’autunno, il verde è il colore dominante. E’ quindi il luogo ideale per passeggiate e per esplorazioni in mountain-bike. Viti, vino e specialità gastronomiche locali creano il necessario contorno per escursioni di tutto relax.
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